HEALTH AND WELLNESS

La fase 2 del Covid-19. Perché la mascherina è fondamentale.

Il 21 Aprile 2020 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la programmazione di un piano strutturato per permettere l’allentamento delle restrizioni inerenti agli spostamenti e alle attività lavorative in vigore dal 9 Marzo 2020.  La fase 2 inizierà il 4 Maggio e il nuovo modello organizzativo da attuare coinvolgerà alcune aziende presenti nel mondo del lavoro, mezzi di trasporto pubblico e privato e aziende connesse.

Durante questa fase, oltre ai modelli di comportamento nazionali da rispettare,  ogni nazione cercherà di seguire le indicazioni date dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): sei misure da adottare per evitare il ritorno dei contagi e dei morti, misure disponibili all’interno del Covid -19 Strategy update.

Dalla ricerca scientifica arriva inoltre, la conferma dell’importanza delle mascherine per ridurre il contagio. Da uno studio dell’Università di Oxford e dell’Università di San Francisco si stabilisce che il contagio da soggetti asintomatici ha una forte rilevanza sia per il loro numero assoluto, sia perché i pazienti positivi sono più contagiosi nei primi giorni dell’infezione, quando sono asintomatici o presentano sintomi lievi. Si è visto, come una semplice mascherina possa ridurre di 36 volte il contagio, per il motivo che è molto più semplice controllare la “sorgente”: impedire la fuoriuscita di goccioline e la loro successiva dispersione nell’aria.

Al momento, in mancanza di sperimentazioni cliniche sull’efficacia delle mascherine nel contenere la pandemia Covid-19, abbiamo solo evidenze empiriche che evidenziano il loro ruolo delle mascherine all’interno delle misure di distanziamento sociale.

A confermare l’importanza dell’utilizzo delle mascherine è anche il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellota, affermando “Innanzitutto, la trasmissione da soggetti asintomatici, largamente sottostimata, rappresenta il tallone d’Achille delle strategie per contenere la pandemia. In secondo luogo, le politiche di prevenzione devono essere guidate dal principio di precauzione e da princìpi di costo-efficacia; ovvero, anche in assenza di robuste evidenze scientifiche, è possibile concludere che un limitato utilizzo delle mascherine contribuisce alla crescita dei contagi”

Il decreto Dpcm del 26 Aprile prevede, dove non è possibile ridurre il distanziamento sociale, l’obbligatorietà della mascherina.

Le mascherine presenti in commercio sono molte: mascherine chirurgiche, mascherine fpp2 e fpp3 con e senza valvola. In questo articolo, facciamo chiarezza sulla differenza tra queste mascherine, in particolare a chi sono indirizzate. Per capire invece la loro capacità filtrante, da Federfarma arriva un’infografica che le mette a confronto.